L'ottobasso, è uno strumento ad arco, una specie di colossale contrabbasso a tre corde, alto quasi 4 metri, concepito e costruito dal liutaio francese Jean-Baptiste Vuillaume nel XIX secolo insieme al compositore Hector Berlioz. E' conosciuto anche col suo nome francese: "octobasse". Berlioz ne era entusiasta, tanto da citarlo nel suo trattato di strumentazione e proporne un'uso su ampia scala, suggerendo l'ingresso di almeno tre ottobassi nelle orchestre che superano i 150 strumentisti. Nonostante tali apprezzamenti, lo strumento non si è però mai affermato nell'usuale organico orchestrale; nell'ottocento ne furono costruiti solo 3 esemplari. Attualmente dei tre originari ne sopravvivono solo due, il prino costruito per un privato finì distrutto in un incendio; il secondo è conservato al museo del conservatorio di Parigi (fu costruito per l'esposizione universale); l'altro fu costruito probabilmente per la corte dello zar e dopo varie peripezie è attualmente esposto nell'archivio del Musikverein in Austria. I motivi dello scarso successo in quei tempi sono da imputare probabilmente a causa dell'uso di corde non ottimizzate (diametro eccessivo), inoltre non fu mai affidato a un musicista dedito alla sperimentazione e alla ricerca delle possibili potenzialità. Dagli anni '90 del secolo scorso c'è stata una riscoperta dello strumento grazie al musicista italiano Nicola Moneta. Se ne è fatto costruire uno, copia di quelli di Vuillaume, nel 1995 dal liutaio Pierre Bohr. Si è dedicato allo studio dello strumento ed ha misurato che il suo ottobasso produce una scala cromatica discendente fino al do di 16,35 Hz, una scala più bassa rispetto a quella indicata originariamente da Berlioz. Ha inoltre allestito un sito web dedicato all'ottobasso: http://www.xray.it/octo/ Un'altra particolarità è che il do a 16,35 non è direttamente udibile all'orecchio umano. E' percepibile però tramite i fenomeni deli armonici naturali e del terzo suono di Tartini. Attualmente, otre a quello di Moneta esistono altri 2 octobasse moderni. Il secondo è stato costruito nel 2007 dal liutaio italiano Antonio Dattis, esposto al Musical Instrument Museum di Phoenix, in Arizona. Il terzo invece è di proprietà di Guro Moe, una musicista sperimentale che ha commissionato lo strumento al liutaio tedesco Wolfgang Staab. Per costruire l'octobass di Moe, Staab ha osservato tutti gli esemplari esistenti e ha cercato il miglior legno possibile sulle Alpi, che fosse leggero e durissimo. Per terminare lo strumento (leggermente più grande degli altri esemplari) ci sono voluti 13 mesi, e il primo concerto si è tenuto in una chiesa di Oslo durante l'Only Connect Festival of Sound.
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AutoreMarchigiano, appassionato di musica e tradizioni, ho deciso di aprire questo sito per parlare soprattutto degli strumenti "strani" che ho incontrato durante la mia vita.. ArchivesCategorie
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